Collaboratorio RI.vie.Ra: il triveneto alla conquista della virtual reality

Nasce nei mesi scorsi il Collaboratorio RI.vie.Ra, un progetto multidisciplinare per la diffusione della conoscenza sulla virtual reality e le sue applicazioni. Scopriamolo assieme.

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Con spaventose settimane di ritardo dovute alle ultime fasi di pubblicazione del nuovo libro seguito dal mio gruppo di ricerca – (Ri)conoscer l’industria alimentare. Come definirla, censirla e studiarne la strategia d’impresa, scritto da Ludovico Ferro – torno a voi per presentarvi un nuovo progetto tutto locale dedicato alla virtual reality e alle sue molteplici applicazioni.

Alcuni mesi fa, ad uno degli incontri del River College Virtual Reality, ho avuto modo di conoscere una docente di un istituto superiore della provincia di Venezia. Un incontro voluto dalle stelle, direbbe qualcuno, perchè Antonella Solida, questo il suo nome, è una donna con l’entusiasmo di una giovin fanciulla e la concretezza di una persona avezza a trattare con la Res Publica.

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River College Virtual Reality

Nel giro di pochi mesi, dal confronto con lei e la collega Romina Zanon, visual artist e vice-direttrice artistica del River Film Festival di Padova, nasce il Collaboratorio RI.vie.Ra., alla cui creazione collaborano alcune figure che da una vita operano nell’ambito del cinema, della tecnologia e della realtà virtuale. Sono Antonio Giacomin (video editor e creative technologist, responsabile di fluido digital experiences); Massimiliano Borghesi (sound designer e fondatore dello studio di audio post-production All you need is sound); Emilio Della Chiesa (direttore della fotografia e direttore artistico del River Film Festival) con l’associazione culturale Researching Movie di cui è rappresentante; don Giovanni Fasoli (docente presso l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia, psicologo clinico e dell’educazione, esperto di cyber-psicologia); Francesco Maggiolo (docente di Matematica ed esperto ICT applicate alla didattica). Accanto a loro, l’Istituto Tecnico Commerciale “Maria Lazzari” e il Comune di Stra, dove si trova la giustamente famosa Villa Pisani, un vero gioiello del nostro territorio che ha ispirato il primo progetto promosso dal Collaboratorio stesso.


[…] un luogo di collaborazione multidisciplinare e multiattoriale, con lo scopo di ricercare quale possa essere l’utilizzo ottimale della VR (virtual reality), nelle diverse situazioni e nei diversi ambienti, mediante pratiche di sperimentazione attiva e a tutti i livelli (educativo, psicologico e tecnologico), in modo da contribuire a diffondere nel territorio la conoscenza e le regole di questo emergente media e delle sue caratteristiche e potenzialità.

Estratto dall’Accordo di Partecipazione a “RI.vie.R.a”, Collaboratorio di Studio e RIcerca su Realtà virtuale, estesa, aumentata

A dicembre scorso il Collaboratorio, grazie all’inesauribile energia e, lo dico sinceramente, ammirabile lungimiranza della prof.ssa Solida, ha fatto il suo primo ingresso concreto nell’Istituto che ne ha ispirato la nascita.

Il 14 dicembre si è infatti svolto alla scuola di Dolo l’evento “E tu come sogni?”, una giornata sulla realtà virtuale e le sue applicazioni
nel cinema, nella didattica, in psicologia e nella nostra società
, che ha visto coinvolti in vari ruoli tutti i partecipanti al progetto.

E sì, come spesso accade in questi casi, per quanto le cose vengano programmate ci sono sempre le emergenze: strade bloccate per la neve alta, problemi logistici per l’arrivo degli Oculus, malattie improvvise e poco gradite che avrebbero letteralmente potuto fermare sul nascere un evento nelle cui potenzialità tanti credevano.

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La qui presente è stata una delle persone che ha (purtroppo) potuto godersi il tutto solamente dal divano di casa. Eppure anche da questa “distanza” che la salute mi ha imposto non ho potuto fare a meno di apprezzare l’impegno e l’entusiasmo che hanno reso questo primo incontro multidisciplinare un indubbio successo.

A partire dalla disponibilità di chi non poteva esserci ma ha ritenuto importante dare comunque il proprio apporto, come fatto da don Giovanni Fasoli. Nel suo video, che ha aperto la giornata dopo l’introduzione di Barbara Paggetti, dirigente scolastica dell’ITCS Lazzari nonchè Presidente del Collaboratorio RI.vie.Ra, don Fasoli ha presentato una riflessione sul film Ready Player One di Steven Spielberg parlando di come la realtà virtuale diventa “una dimensione altra, in cui poter provare ad essere qualcun altro e in cui poter inventare un altro me”. “Non per scappare da qualcosa”, ha concluso, “ma per incontrarsi“.

A questa introduzione hanno poi fatto seguito momenti dedicati al cinema classico e a media più moderni. Ha aperto il dialogo con una riflessione sulle prospettive dei festival del cinema Emilio Della Chiesa, attualmente al lavoro sul progetto in VR Giotto – Beyond Borders. Dopo di lui, gli interventi di Antonio Giacomin e Massimiliano Borghesi, che sono tornati nel pomeriggio con un workshop pratico sulla VR e la ripresa video + suono a 360°.

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Antonio Giacomin e Massimiliano Borghesi nel corso del loro intervento

In tutto questo, fondamentale la discussione e l’interazione con i ragazzi, che si sono lasciati sedurre dal fascino della virtual reality e nel pomeriggio si sono messi pazientemente in coda per poter sperimentare alcuni lavori lineari a 360°. Fra questi, Dreams of Blue, meravigliosa e sorprendente esperienza diretta da Valentina Paggiarin, presentata a numerosi festival (e di cui abbiamo parlato qui), e Daughters of Chibok, vincitore a Venezia76 del premio per la Miglior Storia in VR.

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La giornata del 14 dicembre ha rappresentato solo il primo passo in un percorso di avvicinamento del mondo della scuola a quello – entusiasmante – della realtà virtuale, che rappresenta, nelle parole dell’Accordo di Partecipazione al Collaboratorio RI.vie.Ra, “un campo di applicazione di sicuro interesse per lo sviluppo di percorsi, esperienze e competenze nell’ambito della formazione espressiva, artistica, tecnologica, informatica, scientifica, utile ad attrarre, tra l’altro, l’interesse della popolazione femminile verso il settore scientifico, formativo e professionale tecnologico

Un cammino, quello che il Collaboratorio RI.vie.Ra affronterà nei prossimi mesi, sulle cui tappe tornerò a breve ad aggiornarvi.

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